L'erba del vicino non è sempre più verde

Storie dal vicinato, vicini maleducati

Il fischio

Io ho discusso con lei una sera i primi tempi che stavo lì, quando il mio cane è partito ad abbaiare a due tizie che urlavano poco dopo le 22. Da lì per educazione e quieto vivere ho iniziato a tenere dentro la belva fin dalle 21/21,30. Orario assolutamente arbitrario, in cui non sarei tenuta a limitare quel tipo di rumore, ma mi sembrava abbastanza civile.
Niente, comunque.
Indipendentemente dall’orario, ad un singolo ‘buh!’, quando io sono per altro già intervenuta a zittire il cane, corrisponde una bella fischiata. Inutile. Oppure un ‘portalo dentroooo’.
Cose che a questo punto secondo me neppure nella loro testa non servono a far cessare nessun disturbo, ma a far capire ‘chi comanda’.
Tra l’altro, sono abbastanza convinta che questo atteggiamento sia dovuto al fatto che io vivo sola e non ho un uomo in casa quindi vengo percepita come più ‘debole’.
Ora, io non mi sento libera di godere del mio spazio esterno. Se ho qualcuno ospite a cena nel portico e mi trattengo fuori ho sempre paura che il cane parta a fare un singolo verso, perché non importa se riesco a farlo smettere subito, comunque non va bene.
Ho un’amica avvocato che mi dice che con un po’di fantasia potrebbe scrivere loro una lettera, ma ritiene che non ne valga la pena e che quello che dovrei fare è fregarmene e sperare che loro chiamino effettivamente la polizia locale, come minacciano di fare, e che questa esca, cosa improbabile.
Nel frattempo che faccio? Pensavo di imparare a fischiare e restituire il favore quando lei passa il folletto alle 22, quando sbatte sonoramente i tappeti, quando inveisce contro qualcuno che ha fatto non so cosa ai suoi vasi strillando a tarda sera e urlare al tipo ‘porti dentro sua moglieeeh’.
Boh.
Ecco un altro VDI:   Quel gran rompica**o di Filippo Argenti

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