L'erba del vicino non è sempre più verde

Storie dal vicinato

Il maniaco

È accaduto in almeno una decina di occasioni: sempre la solita modalità. La vittima veniva pedinata fino al portone di casa che spesso era aperto a tutti per il via vai degli utenti nei vari uffici.

Il mostro saliva con la vittima in ascensore, premeva il tasto alt e si masturbava davanti al/alla malcapitato/a che spesso rimaneva in uno status di shock e pietrificazione .

Premeva il pulsante “T” e tornati al piano terra si dileguava, sempre indisturbato.

Tutti dicevano che era qualche balordo che bazzicava da quelle parti, uno che veniva sicuramente da fuori (le incomprensibili logiche perbeniste che rendevano le persone incapaci di capire le cose più banali): un tizio tarchiato, sulla cinquantina coi capelli lunghi i baffi e gli occhiali.

I ragazzini sapevano che era il signor Baffo della scala F.

Quando era fuori dal bar faceva paura, era inquietante. Si muoveva in modo incerto, quasi come se fosse affetto da zoppia; lo sguardo viscido e un sorriso privato di qualche dente….

Ecco un altro VDI:   Il martello pneumatico e il cane

Era un fine settembre, lo ricordo bene.

Percorrevo la vietta piastrellata che mi riportava a casa con un “tango Mexico ‘86” sotto il braccio. Girai a sinistra e sotto il portico alla mia destra vidi il sig. Baffo che mi stava fissando. Percorrevo la stradina e con la coda dell’occhio lo vidi muoversi.

Sentivo i passi dietro di me e accelerai l’andatura per arrivare il prima possibile al portico dal quale si accedeva a due portoni in vetro e acciaio.

Entrai nel portone di ingresso di casa mia; non servivano le chiavi perché c’erano gli uffici amministrativi del laboratorio analisi….sentivo la presenza del sig. Baffo sempre più invadente. Avevo paura, avevo dodici anni e mille motivi per non voler vedere una merda d’uomo menarsi i gioielli di famiglia davanti a me.

Scattai verso l’ascensore, aprii la prima porta in acciaio tirandola dalla maniglia e dovetti aspettare che si chiudesse prima di schiacciare il pulsante del mio piano…la mia salvezza…

Sentii il rumore del portone aprirsi…

Ecco un altro VDI:   LA MIA INCREDIBILE LETTERA MINATORIA:

Era il sig. Baffo….

La porta di metallo dell’ascensore fece click e si chiuse.

continua su pagina 4

Lascia una risposta