Nel mentre schiacciavo il pulsante “5” vidi attraverso la feritoia in vetro smerigliato la sagoma di un uomo davanti alla porta.
Provò a tirare la maniglia per aprire l’ascensore, ma il sistema di blocco della porta era già in funzione…..i due pannelli scorrevoli verdi si chiusero e l’ascensore iniziò a salire…..
Ero salvo, sudato… con la chiave di casa in mano mi fiondai verso la porta…. ma volevo vedere. Confidavo che il sig. Baffo non avrebbe potuto seguirmi per cinque piani di scale.
Mi affacciai con terrore verso le scale e guardando giù tra i corrimani vidi il sig. Baffo giù al piano terra.
Era lui il maniaco…..il maniaco degli ascensori…
I miei genitori erano via per lavoro e a casa mia c’era solo mia nonna che non avrebbe capito….
Dopo due settimane avrei traslocato in un altro appartamento in un nuovo palazzo a circa 150 metri da lì….
Quel pensiero mi fece stare meglio e come accade a quell’età dimenticai in fretta lo spavento per lo scampato pericolo.
Dopo 2 anni il sig. Baffo venne fermato dalla polizia, dopo che aveva spaventato anche la figlia di un poliziotto.
Il sig. Baffo oggi ha circa 80 anni, vegeta su una sedia a rotelle con una macchina per respirare.
Il destino beffardo ha voluto che il mio ufficio si affacci sul parco giochi che venne costruito adiacente a quel condominio dove abitai tanti anni fa….
Non mi capita di vederlo spesso, una volta ogni uno o due anni …. ma ogni volta è un mix di sentimenti contrastanti….
Era un brav’uomo …. dicevano…
#unavitaadespisodi
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