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A fine febbraio 2020 rientrai in Italia, mentre mio marito pensava di raggiungermi alla fine del mese seguente.

Vivendo in un luogo così lontano, al momento non cogliemmo appieno la gravità dell’avvento del Covid in Europa. Pertanto mio marito, giocoforza, si trattenne in loco i successivi 5 mesi.

Durante quella lunga permanenza comparve un cucciolo di cane che la ormai nota VDI del piano di sotto aveva collocato nella grande terrazza solarium ad uso comune che si trova sopra al mio appartamento.

La povera bestiola, lì ristretta, passava giorni e notti a guaire, far ruzzolare oggetti (anch’essi abbandonati dalla neo padroncina) e defecare sul pregiato cotto importato dall’Italia. Mio marito, che è un buon uomo, prima ancora di infastidirsi per lo stato delle cose si preoccupò del cagnolino, il quale trascorreva le sue giornate sdraiato sul suddetto cotto, esposto ai raggi solari del tropico del Cancro.

Perciò chiese alla VDI che gli desse un guinzaglio, in modo da occuparsi lui stesso di portarlo fuori durante il giorno quando lei era al lavoro. La signora rispose affermativamente, lasciando però cadere nel vuoto l’offerta.

In seguito, mio marito si lagnò con la signora dei rumori notturni e della sporcizia, mai rimossa, prodotta dal cucciolotto. Non avendo riscontri e accertato che il Municipio e la Polizia non hanno un organismo dedicato alla protezione animali, il mio caro consorte contattò la persona che amministra, per conto del proprietario, l’appartamento locato alla signora e lo accompagnò ad effettuare un sopralluogo, lasciandolo basito.

Risultato: il povero animale trovò all’istante un’altra sistemazione e mio marito, per non calcare troppo la mano, chiamò a sue spese un operatore per ripulire il solarium e rimuovere quanto lasciato dalla signora.

Dopo la lunga assenza, dovuta alle normative anticovid, a fine estate 2021 sono tornata al mare,con la raccomandazione di mio marito di controllare, appena arrivata, lo stato del solarium.

Invece ho trovato sfitto l’appartamento al piano sottostante. Bye bye, VDI

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Luca

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