Lui inizia ad urlarmi addosso le peggio cose, dicendo che non ho le competenze per dire che la caldaia era rotta (non è che ci voleva una scienza, diceva sempre errore riempimento) e che se non ci stava bene come stava stava messa la casa potevamo tranquillamente andarcene (non mi aspettavo che per una segnalazione potesse intimarci di andarcene).
Gli rispondo dicendogli: “Va bene, intanto io ho segnalato il problema, poi veda lei” ed esco di casa anche per parlarne con il mio fidanzato.
Lui era a lavoro, e infatti viene chiamato dal proprietario di casa che gli chiede se io avessi una fobia verso le caldaie. Il mio fidanzato rimane basito e gli dice che la caldaia ha problemi e che io ho voluto solo segnalarlo.
Dopo la chiamata con il mio fidanzato il proprietario di casa ci dà il privilegio di chiamare il tecnico (in tutto questo la caldaia ha una garanzia di due anni). Il tecnico mi dà ragione dicendo che la caldaia perde acqua e il proprietario si scusa per avermi urlato addosso. Da quel giorno ho sempre cercato di non incontrarlo fuori dagli spazi comuni anche se non era sempre così semplice.
Poi arriva il giorno X.
Premessa, i giorni prima del giorno X io e il mio fidanzato stavamo litigando spesso per i cavoli nostri e ovviamente il proprietario di casa sentiva tutto.
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