L'erba del vicino non è sempre più verde

Storie dal vicinato

Il proprietario da incubo

La moglie mi manda un messaggio per sapere se il falegname poteva venire il giorno X alle nove del mattino per riparare l’altra porta rotta, chiedo se si può fare alle 11. Arriva il marito tutto furibondo chiedendo il motivo, io gli rispondo che chiedevo se fosse possibile alle 11 per far dormire il mio fidanzato un po’ di più e lui inizia di nuovo ad urlarmi addosso dicendo che queste non sono le regole (non sapevo che ci fosse una regola pure su queste cose) e che se non ci stavano bene queste condizioni potevamo andarcene via.

Gli rispondo: “Va bene”, chiudo la porta e dopo una decina di minuti gli vado a parlare chiedendo se avesse dei pregiudizi nei nostri confronti, visto che in un mese ci ha intimato due volte di andarcene via per delle stupidaggini.

Inizia ad urlare che siamo noi ad avere dei pregiudizi nei suoi confronti, che non gli andava bene che gli avessi chiesto del falegname perché dovevo fare i colloqui, che non sono così educata come voglio far sembrare, che da dove veniamo noi sicuramente non si lavora come si lavora in questa regione ma poi la cosa più brutta e anche più vomitevole che potesse dirmi: “Io sento le litigate con il suo fidanzato e non voglio che mi tratti così”.

Ecco un altro VDI:   La maniglia

Il giorno dopo si scusa per le urla (non per le cose dette) dicendo che noi mettiamo tanti paletti (ricordare che quando siamo scesi giù gli abbiamo lasciato le chiavi di casa, alla faccia dei paletti).

Dopo due mesi scarsi abbiamo deciso di cambiare casa, mai più proprietari di casa sopra la testa.
PS: Ogni volta che avveniva qualche litigio il mio fidanzato era a lavoro.

Lascia una risposta