L'erba del vicino non è sempre più verde

Non passa che qualche giorno e io ho pronta una letterina che invio alla Polizia Municipale, per disturbo della quiete pubblica.

Passa un po’ di tempo, la Municipale passa di tanto in tanto a controllare finché, circa 3/4 mesi dopo, mi suonano al campanello.
Mi dicono che hanno parlato col gran pezzo di escremento, che lui suona per piacere, solo per allietarsi le giornate. Alche li invito a salire in casa, li porto in camera da letto e, a finestre chiuse, gli faccio sentire quello che io sento tutti i giorni, dieci ore al giorno.
Lo multano, invitandolo a rispettare gli orari di silenzio del condominio.
Passano 4/5 mesi di pace. Ogni tanto suona ancora, ma molto di rado e molto piano, si vede che la multa scottava ancora.
Succede però che all’improvviso ricomincia a suonare come all’inizio, forte e ad ogni ora del giorno.
Aspetto un po’ e verso metà novembre 2019 parte la seconda letterina. Secondi controlli, seconda chiacchierata, seconda multa.
A dicembre me ne vado qualche giorno per festeggiare natale in famiglia. Al mio ritorno, trovo affisso alla vetrina della tabaccheria il più bel cartello di sempre: VENDESI.
Lo stronzo se n’è andato questo gennaio, spero all’inferno.
Peccato che io mi sia trasferita a mia volta a febbraio, non mi sono mai potuta godere il tanto agognato silenzio… pazienza, giustizia è stata fatta.
Scusate il papiro, ma è una storia che dovevo raccontare.
Ecco un altro VDI:   Siamo sicuri che sia io il vicino da incubo?

Redazione

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