La signora di cui parlerò non è esattamente una mia vicina ma ci conosciamo di vista perchè abita a circa 500 metri da casa mia, ci salutiamo, ma non credo di averci mai parlato.

Lavoro per una notissima azienda che fornisce tecnici specializzati nella creazione e gestione di infrastrutture di rete per gli operatori. In parole povere, mi occupo delle connessioni internet e nella zona in cui abito, indipendentemente gestore scelto dal cliente, vengo chiamato (o in alternativa un collega che lavora nella mia stessa zona).

Il mio lavoro si svolge sulla centralina (che genere si trova al lato di una strada) e a casa del cliente dove finalizzo la connessione.

Veniamo ai fatti: purtroppo vengo chiamato per l’attivazione di una linea proprio a casa della signora di cui parlavo prima (ancora non sapevo cosa mi aspettava).

Suono al campanello, la apre e prima che io possa dire una parola mi dice:

“togliti le scarpe che ho il parquet e me lo graffi”

A quel punto, la saluto: “buongiorno” (giusto per farle notare che la tizia è maleducata), poi continuo “mi dispiace ma sono scarpe antinfortunistiche e non posso toglierle per legge”

Nessuno mi ha mai fatto una richiesta del genere in oltre 10 anni, forse avrei anche potuto assecondare la signora, ma il modo di fare non lo sopporto, per cui riprendo:

“se proprio vuole, metta degli stracci e dei cartoni dove devo passare, così non rischiamo di rovinare il pavimento” (manco avessi un carrarmato al posto delle suole, in più quel parquet avrà 30 anni).

La signora sembra non gradire troppo la mia risposta, ma dopo aver blaterando e dicendo qualcosa di incomprensibile tra i denti, mi mette un asciugamano in mano, me lo passa come se fosse qualcosa di puzzolente e sporco.

“guardi signora, con un asciugamano ci faccio poco, dove si trova la presa telefonica?”

“ah, se non hai voglia di fare il lavoro dillo subito! Io ho solo questo, cerca di fartelo andare bene. La presa si trova nella camera di mio figlio”.

“signora, è lei che mi deve dire se ha voglia o no che venga fatto il lavoro; non posso volare, quindi, se non vuole che passi sul parquet, metta altri asciugamani o dei tappeti fino alla presa”.

“ma tu cosa devi andare a fare in camera di mio figlio?”

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