Io, salvatore della patria (quale?) rovinosamente caduto sul pancione del vicino in compagnia di due enormi cinesi gay, completamente nudi, incazzati e che urlavano come pazzi cose incomprensibili, credo anche a loro stessi…. alla fine stanco di quello che mi sembrava un girone dantesco chiesi di chiamare i pompieri al compagno del vicino.
Nel frattempo, fuori dalla porta dell’appartamento si era radunata una piccola folla: gli altri vicini erano arrivati attirati dalle urla dei due. In quel momento ebbi il sospetto che mi stessero guardando come se fossi parte di quel quadretto assurdo senza muovere un dito.
Ero tutto sudato, cercavo di smuovere l’uomo che urlava contro l’altro e davvero non riuscivo a capire perché mi fissassero ridendo sotto i baffi (al posto di aiutarmi). Non so quanto passò prima che arrivassero i pompieri. Erano in 7 e riuscirono a liberare il vicino, non senza sforzi.
Solo dopo qualche tempo capii il significato di “ma le ma ma ja”, pensavo ad una parola cinese, ma era un italianissimo; “maremma maiala” che Long ricordava, un po’ storpiato, dai tempi passati in Toscana.
Non seppi mai come fecero a rompere quel letto… ma forse è meglio così!
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