Lui continua imperterrito anche se gli sono alle spalle, si ferma solo per aprire la porta, al che mi piazzo davanti a lui per chiedere lumi.
Non avevo gli occhiali, pensavo fosse mio, l’ho visto appoggiato vicino alla mia cassetta della posta (sono 24 tutte assieme) pensavo fosse per me“.
Ed altre scuse patetiche.

Ora che ci penso, a Natale avevamo fatto un ordine “personale” ed il pacco era stato ritrovato da altri vicini, aperto ed il contenuto esposto (nulla di che, però checcazzo), altri si sono lamentati ultimamente di consegne mai ricevute e poco dopo l’arrivo del tizio in questione qualcuno aveva forzato la mia cantina portandosi via tutto il mio vino buono.

Ma stavolta le cose cambiano
Abbiamo venduto casa.
Ancora un paio di mesi e mi spiace, ma saranno problemi altrui.

Page: 1 2

Leggi l'articolo completo
Luca

Recent Posts

All’inizio pensavo fosse un caso.

All’inizio pensavo fosse un caso. Una banana sparita. Un uovo in meno. Una birra che…

55 anni ago

Non perché sia gentile.

Il signor Gervasio abita al piano terra, proprio accanto all’ingresso del palazzo. E questa cosa…

55 anni ago

La Bodycam

Si chiama Mirella, ma nel condominio tutti la chiamano “La Bodycam”. Nessuno gliel’ha mai detto…

55 anni ago

Il signor Torrisi

Il signor Torrisi abita al piano sopra il mio. Pensionato, vedovo, ex militare. Lui non…

55 anni ago

Condividevo casa con Elia.

Condividevo casa con Elia. Sulla carta: tranquillo, lavoratore, vegano. Nella realtà: sorvegliante calorico con tendenze…

55 anni ago

È semplicemente Lui.

Non so come si chiami di preciso. Sul citofono c’è scritto solo “C. Bianchi”, ma…

55 anni ago