La risposta che ci è stata sempre data dalle autorità è: “abbiamo le mani legate“. Il vicino è furbo e utilizza i suoi mezzi da “tortura psicologica“, facendo attenzione a non farsi beccare e senza lasciare tracce. Le forze dell’ordine sono intervenute più volte ma senza mai trovare la “pistola fumante” e per questo motivo senza mai intervenite in modo fermo e deciso. Un condomino ha installato delle telecamere: si è ritrovato le due esterne distrutte con un bastone (ovviamente senza che riprendessero nulla).
Vorrei poter dire che la cosa finirà presto ma la paura, in questi casi, è che la giustizia si muova solo dopo le tragedie.
Chiedo per un amico: il reato di stalking condominiale, quando si applica? Dopo il morto?
Abbiamo parlato con la stampa e questa storia è stata raccontata a livello locale e ripresa da qualche media ma… risultati tangibili zero.
La cosa grave è che i due coniugi, volevano solo godersi il resto della vita in pace e si sono ritrovati in un incubo dal quale non riescono a uscire. Oggi lui è gravemente malato, ormai incapace totalmente di intendere e volere. La moglie gli è sempre a fianco e ancora oggi, non varca la soglia di casa sua.
Io e gli altri ci siamo ritrovati nella stessa condizione ed io sono l’unica “giovane” rimasta a lottare contro in incubo che dura da 7 anni, 7 anni 7 impossibili anni!
Vi prego: non mi dite che dovevano cambiare casa, non mi dite che devo cambiare casa io.
Lascia una risposta