Durante l’autunno comprai una villetta che era disabitata da qualche anno ma comunque sempre ben tenuta dai proprietari.
Zona molto tranquilla in una stradina privata di poche altre unità abitative. Ero in piena fase di ristrutturazione quando, facendo un giro per il mio giardino, noto che ci sono tre bellissimi alberi di pesco. Siccome sono una che rispetta le vite altrui, anche quelle vegetali, misi un annuncio sui vari gruppi della mia zona per sapere se qualcuno fosse interessato ad adottare gli alberi in quanto mio figlio ne è fortemente allergico. Alla fine fui contattata da una signora gentilissima disposta a prendersene cura che portò persino a sue spese tutto il necessario, con tanto di piccola ruspa e furgone.
Ed ecco che arriva la parte “tragica”.
Mentre eravamo alle prese con le varie operazioni di sradicamento mi vedo arrivare il mio vicino accompagnato dai vigili.
Preoccupata chiesi spiegazioni perché non pensavo di aver fatto qualcosa di illegale. Beh, per farli venire a tutti i costi, li aveva chiamati per “attività sospetta”. Una volta fatti i dovuti controlli sulle autorizzazioni per i vari lavori di ristrutturazione che stavo facendo, il vicino in questione insiste trattenendo i vigili per farmi bloccare i lavori di sradicamento degli alberi. I vigili spiegano che è tutto in regola ma niente, lui insiste che devono bloccarmi il lavoro sugli alberi.
Cerchiamo civilmente di spiegargli che lui non ha voce in capitolo e che io sono in regola. Inizia ad urlare che è parente di non so quale assessore, che è amico del sindaco, che lui vive lì da cinquant’anni e che non è certo una ragazzina ultima arrivata a dettar legge (avevo già superato i quaranta ma grazie comunque per la ragazzina).
Increduli, io e i vigili ci guardiamo senza sapere che fare. Insiste urlando che lui l’estate raccoglie (illegalmente e con violazione di proprietà privata) quelle pesche e adesso non può più farlo quindi io gli causerei un danno economico perché adesso deve comprarle.
Attirata dal trambusto arriva anche la signora con la squadra di ragazzi che si stavano occupando degli alberi. E qui c’è la parte “comica”. La signora gentile che si era offerta di prendere gli alberi, altri non era che la moglie del sindaco. Vi lascio immaginare la faccia dei vigili e del mio vicino quando l’hanno vista arrivare.
Quella fu la prima e ultima volta che vidi il mio vicino.
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