Inutile dire che la bambola bastarda è andata in mille pezzi ed io ho rischiato di seguirla, per l’ennesima volta, col culo per terra. Sono riuscito a rimanere in bilico sul cellophanne ed è stata una fortuna, perchè i taglienti pezzi della bastarda erano sparsi proprio dove stavo per atterrare. Pensavo che il mio sedere sarebbe stato perforato dai pezzi di bambola e me la immaginavo con la sua risata diabolica…. “te l’ho messa in quel posto anche da morta”
Lella corse in salotto e dopo essersi resa conto che la sua creatura era ridotta un un mucchio di cocci, mi disse solo “adesso lo dico a tua madre“,
Una sola cosa faceva più paura di Annabelle: mia madre!
Quando mamma venne a prendermi quella sera, ero terrorizzato. Ero rimasto immobile sul divano (e vi assicuro che era un’impresa) in attesa che lei tornasse, e immaginando che avrei dovuto passare il resto della mia vita ad attaccare con il Bostik i pezzi della bastarda.
Quando arrivò, la Lella disse “guarda cosa ha combinato“. Mi sentivo in colpa, mentre la bambola senza più nè testa, nè gambe era stata posta di fianco a me, come se avessi dovuto pentirmi…
Mamma guardò la Lella, scoppiò a ridere e disse qualcosa del tipo: “dovresti ringraziarlo per averti rotto quella cosa orrenda”. Accennai un sorriso. La mia WonderWoman era arrivata e mi difendeva….
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