Va da sé comprovare tali ragioni è un’impresa titanica. Allora mi chiedevo se, visto che tocca tollerare questo scempio intrapreso per decisione unilaterale, visto che il “refettorio” dei gatti è sempre disabitato (non abitano lì, ma si spostano defecando e urinando qua e là dove capita), e che la decisione su quel punto riguarda più la comodità di accesso dei gattari che le esigenze dei felini, se era possibile fare spostare tale punto, diciamo, di 500 m più in là per provare ad evitare che gli animali scorrazzino sempre nei nostri giardini.
Va da sé che gli animalari di turno ben si guardano dal dare loro da mangiare a casa loro, ovviamente, ma meglio così perché altrimenti i confinanti passerebbero i guai (come inizialmente era per uno di essi, che poi per disperazione ha venduto casa).
Scusate la prolissità.
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