I miei vicini da incubo sono una coppia più o meno mia coetanea, dalle quali mai mi sarei aspettata atteggiamenti simili.
Peggio dei vecchietti pensionati senza nulla da fare, che – per qualche ragione a me ignota – pare ce l’abbiano con noi.
Ipotizzo sia perchè io e la mia famiglia tendiamo a farci i fattacci nostri e roviniamo il loro ideale di i “condominio trasformato in piccola comune” dove tutti sono a casa di tutti e tutti sanno tutto di tutti.
Diversi gli episodi nel corso degli anni, a partire dalla volta che si lamentarono con mio padre recatosi alla riunione di condominio in vece mia e di mio marito altrimenti impegnati lui con turni di lavoro ed io con figlia di pochi mesi.
Il motivo? Si allagò il seminterrato coi garage, tutti scesero a pulire i loro garage (box privati, preciso) nello stesso momento mentre io ho osato rimandare al giorno successivo, sabato. Nella loro mente bacata avrei dovuto lasciare mia figlia di 7 mesi sola in casa al terzo piano, per andare a pulire il mio garage quando lo stavano facendo tutti.
Tempo dopo, sempre questi hanno insistito per far stringere lo spazio dei posto auto esterni per permettere di parcheggiare un’auto in più (raggiungendo 8 posti auto anziché 7, per un condominio di 12 appartamenti. L’utilità…) e non c’è una volta che parcheggino decentemente nello spazio, ora stretto al minimo.
Una sera, dopo questa allegra modifica, l’uomo mi citofona ripetutamente alle 11 di sera, per chiedermi se potevo spostare l’auto poichè l’inquilino che aveva parcheggiato accanto dall’altro lato aveva posteggiato male, ma non rispondeva al citofono, e lui doveva caricare una cosa in auto.
Avendo stupidamente risposto ed essendo comunque stupidamente disponibile, scendo e sposto l’auto. Lui carica il seggiolino per sua figlia, esce dal posteggio e va via…faccio notare che c’era tutto lo spazio per uscire dal parcheggio, fermarsi a bordo strada per caricare sto benedetto seggiolino, e andare.
In un’altra occasione ci trovammo, su ogni piano del condominio, esposto un foglio scritto chiaramente da loro (genialmente firmato dalla signora) che ci accusava 1) di portare fuori i sacchetti dell’umido senza il secchiello, e questo aveva attirato scarafaggi in casa loro – io vivo al terzo piano, loro a pianterreno e con giardino, era estate – 2) di essere disturbati dal ripetuto sbattere della “nostra” porta finestra del balcone durante la notte – il mio appartamento si affaccia sul retro sinistro del condominio, il loro sul fronte destro; di farli ragionare non c’era verso e per rimuoverli abbiamo dovuto minacciarli di denuncia per diffamazione.
Attendiamo il prossimo dispetto, nel frattempo se tutto va bene finalmente ce ne andremo in una casa singola.
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