L'erba del vicino non è sempre più verde

Storie dal vicinato

La gattina abbandonata

Più tardi, la signora che ha messo le ciotole alla gatta, parla con mia madre di come la VdM le abbia fatto un cazziatone per via dei recipienti di acqua e cibo. Si intromette allora la suddetta VdM che, con tono altezzoso, continua a ripetere a mia madre che “non trova corretto posizionare lì le ciotole”, corretto nei confronti di chi o cosa non è dato saperlo, dato che le stramaledette ciotole stavano dietro ad una grata ed era impossibile inciamparci.

Mia madre continua con la massima calma a ripeterle che non le abbiamo messe noi, che era una soluzione temporanea al problema, giusto il tempo di trovare qualcuno che adottasse la bestiola. La signora che ha messo la ciotole interrompe l’ennesimo “non lo trovo corretto” della VdM per ricordarle che il portone rotto, il muretto sbriciolato dai piedini di suo figlio e il terriccio portato su per le scale da quest’ultimo non siano comportamenti altrettanto corretti.

VdM a quel punto gira le spalle e se ne va. Peccato non fossi presente per rinfrescarle la memoria anche sui rumori del figlio.

Comunque tutto è bene quel che finisce bene: la gatta è stata adottata dal mio dirimpettaio, ora vive felice e gaia con un tetto sopra la testa. Un po’ meno bene per me che devo ancora sorbirmi le scosse sismiche del pargolo di sotto.

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