vicini incivili

La muffa, i gatti e il cane

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La loro parte di casa infatti era MARCIA. Umidità fotonica, mobili vecchissimi in legno mai puliti, travi del soffitto bagnate e piene di muschio e, ciliegina, pisciate di gatto gommificate praticamente ovunque, soprattutto sulla tovaglia in plastica del tavolo in soggiorno, proprio dove la signora aveva appoggiato il contratto per farmelo firmare.

Tra muschio e piscio di gatto, vi lascio immaginare l’odore. Ho firmato a scarabocchio e sono corsa fuori, ho salito le scale più velocemente possibile e ho vomitato in modalità irrigatore/esorcista su tutto il gigaterrazzo.

Sì, il mio vomito stava in realtà cercando di mostrarmi una grande bandiera rossa, ma dopotutto mica ci dovevo entrare altre volte a casa loro… e la nostra parte di casa era nuova di pacca!

Beata ingenuità.

La seconda bandiera rossa è arrivata coi primi caldi, a primavera inoltrata. A quel punto avevo appena partorito e passavo molto tempo in terrazza con la bimba, ma sentivo continuamente un odoraccio a zaffate, una puzza… come di formaggio andato a male. E veniva dalla loro parte!

Col caldo diventava costante e sempre più insopportabile, quindi mentre mia figlia dormiva un giorno ho cercato di seguirla, ho sceso la scala e sono andata nel retro del cortile, dove un telo di plastica un po’ rotto divideva la nostra porzione di parcheggio dal giardino dei proprietari.

Ho guardato attraverso i buchi del telo e ho capito: addossato alla parete della loro casa c’era uno scaffale di ferro alto circa 2 metri, pieno e strapieno di pentole e padelle incrostate di quello che sembrava formaggio cotto o panna in diversi stadi di putrefazione. Ce ne saranno state almeno 30. Sono tornata indietro sconvolta e ho chiesto spiegazioni alla signora.

Eeeeh sì, sono di mio marito. Sa, lui è così” ha commentato, sorridendo con la faccia di Susanna Tuttapanna.

Ma non si possono togliere? Fanno una puzza tremenda e non è igienico!”

Con la stessa faccetta, lei ha risposto “No”. Solo “No”. E se n’è andata, lasciandomi con la mascella penzoloni.

Ma non è finita. A distanza di un anno o poco meno, abbiamo compreso che la ristrutturazione degli appartamenti fosse stata fatta “a guscio” sul sottostante marciume, che a un certo punto aveva deciso di emergere dai muri sotto forma di MUFFONA PELOSONA in ogni angolo della casa.

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