Oggi, per l’ennesima volta (giuro, ormai è così tutti i giorni), vengo svegliata alle 6:30 dai vicini infami, mamma e due piccoli ancielih, che urlano, corrono, saltano, frignano.
Alle 6:30. Di nuovo. Dopo diversi richiami mediati dall’amministratore e dopo la minaccia di continuare per vie legali.
Ho aspettato le 8, orario in cui finisce la fascia oraria in cui bisogna garantire il silenzio da regolamento condominiale, perché se dobbiamo fare una cosa, facciamola bene.
Ho attaccato la cassa esattamente accanto alla loro cucina, dove stanno ancora allegramente riuniti a rompere i coglioni a me, e ho piazzato una bella playlist del mio gruppo psytrance preferito, gli Infected Mushroom.
A mali estremi.
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