Poi è arrivata la signora Elena, interna 3, che ha iniziato a correggere gli altri sacchetti.
Apriva quelli altrui e separava.
Una volta mi ha detto con tono dolce:
“Non è un’accusa eh, ma guarda che i gusci d’uovo non si buttano interi.”
Una settimana dopo, ha messo una leggenda stampata sul bidone:
colori, esempi, errori comuni.
A un certo punto qualcuno ha scritto sopra con un pennarello:
“Questo non è un laboratorio, è un quartiere.”
Risposta di Claudio il giorno dopo:
“Il quartiere migliora solo se ci comportiamo come fossimo in un laboratorio.”
Lo ha scritto a mano. Con la biro blu. Sottolineando “migliora”.
L’atmosfera si è fatta più tesa.
Gente che aspettava di essere sola per buttare il sacco.
Occhiate sulle etichette.
Una volta uno ha lasciato un sacchetto sospetto in bilico sul bidone, come sfida.
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