Una sera ho provato a dirle:
“Come fa a sapere tutte queste cose?”
Lei ha riso. Piano.
Poi ha detto:
“Oh caro… io non so niente. Però ascolto bene.”
Da allora ho imparato a non abbassare mai del tutto la voce.
A non lasciare la porta aperta più di dieci centimetri.
E a sorridere sempre, anche se stanco.
Perché Marilena non è cattiva.
È gentile. Troppo.
Ma se sbagli tono…
il giorno dopo trovi il tuo nome nel gruppo WhatsApp, scritto con tre punti di sospensione.
E un cuoricino.
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