A 18 anni ho comprato un microappartamento in una vecchia palazzina con una somma che ho ricevuto in eredità e sono andata subito ad abitarci per i mesi antecedenti l’università.
Premetto che sono sempre stata una tipa noiosa: niente discoteca, niente musica alta (almeno non senza cuffie) e niente festini. All’epoca stavo già assieme al mio ex e la nostra relazione è durata 5 anni.
Dopo questa premessa uguale alla prima, passo a parlarvi della mia seconda VDI.
Le pareti divisorie usate per dividere il piano in più appartamenti sono molto sottili, dopo qualche anno viene in affitto un’infermiera nell’appartamento a fianco, subito mi prende come capro espiatorio vista la mia giovane età.
Non le andava bene che guardassi la tv la domenica pomeriggio, tenuta ad un volume più che basso a detta di tutti gli altri condomini tanto che addirittura l’altra VDI del piano di sotto non se ne lamentava, perché lei faceva i turni nell’ospedale vicino e inoltre la distoglievo dalle sue meditazioni.
Ogni settimana riceveva visita da diverse persone ed insieme meditavano producendo strani rumori di sottofondo, pronunciavano come delle nenie fastidiose che dopo 4 ore non te le toglievi più dalla testa, però era negli orari consentiti da regolamento condominiale e non le ho mai detto nulla in proposito.
Un giorno il mio ex deve fare dei lavori ai pavimenti di casa e mi offro di ospitare lui, la madre e la loro amatissima cagnolina per il tempo minimo necessario ai lavori.
Per correttezza avviso tutti i condomini una settimana prima, lei compresa, e mi dicono non esserci alcun problema.
Il secondo giorno che li ospito mi bussano alla porta i Carabinieri: la cagnolina aperta la porta si slancia in mille feste e guaiti di gioia e infine mi salta in braccio facendosi prendere al volo e mi riempie il viso di baci.
I Carabinieri mi spiegano imbarazzati che sono venuti a constatare una segnalazione di maltrattamenti alla bestiola da parte di un mio vicino di casa, li guardo perplessa e mi dicono che non possono rivelarmi il nome del denunciante ma mi fanno capire palesemente trattarsi della VDI a fianco.
Spiego loro la situazione, ma comunque son già ben persuasi dalla scena involontaria offerta al loro ingresso; deducono che si tratti di antipatie tra vicini, si scusano ed escono, andando a suonare alla VDI per farle la ramanzina su cose tipo procurato allarme e robe simili, mentre io mi godevo la scena dallo spioncino.
Passa circa un anno, cambio partner e viene a stare da me il mio attuale marito. Al piano sopra al mio viene a stare una giovane signora che ama camminare sui tacchi alti anche alle 3 di notte. Sinceramente io ho il sonno pesante e non me ne cala molto del rumore, quindi non siamo mai andati a lamentarci da lei. Ma la VDI sì, e si lamenta che fossi io a produrre ticchettii notturni con qualche strano strumento solo per dar fastidio a lei. Vista l’idiozia dell’accusa la ignoro completamente.
Passa poco tempo che la signora al piano di sopra riceve visite “intime” e si improvvisa in gorgheggi festosi, sempre alle 3 di notte, al rientro dalla discoteca. Fosse stato per me non me ne sarei nemmeno accorta perché dormivo beata, fin quando la VDI bussa violentemente contro la parete dietro la mia testata del letto, urlandomi i peggio insulti.
Per tutta risposta, io assonnata e stravolta dal precipitoso risveglio mi giro verso il mio futuro marito in cerca del motivo, mi sussurra cosa stavano facendo al piano di sopra e girandomi dall’altra parte le grido “Invidiosa!”
Giuro che abbiamo sentito provenire più di una risata da diverse direzioni, la VDI si è ammutolita e dopo pochi mesi ha venduto l’appartamento (e come screzio finale non ho saputo che se ne andava fino a cosa fatta, perché sapeva che avrei voluto acquistare il suo appartamento per allargare il mio).
Giovanni
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