Le mie vicine sono madre e figlia, due persone di squisite disponibilità e gentilezza, simpatiche e comprensive nei confronti dei miei figli, perché dicono che hanno portato allegria nel condominio.
80 anni la prima, 48 la seconda. Per loro definizione, la vedova e la vergine.
Vivono l’una per l’altra, timorate di Dio, molto morigerate, sembrano due quadri antichi. Sempre insieme, sembrano sorelle, perché la madre resiste bene al tempo e la figlia per nulla.
Sarebbero le vicine ideali se non fosse che la figlia, disoccupata di giorno, sbarca il lunario come centralinista hot, dalle 22:00 alle 00:45.
Prima due sere a settimana, poi 3, poi 4, ora quasi ogni giorno.
E non è una di quelle che sussurra frasette hard, questa urla. Urla e partecipa tanto attivamente che certe sere ho paura di trovarmela accanto nel letto.
Mio figlio una volta mi ha chiesto notizie del rumore, ma con la promessa di carte Pokemon ho cambiato discorso, e siccome è un pollo è andata bene.
Stasera nel lettone con me c’era mia figlia, e le donne non le freghi coi Pokémon.
Neanche con le scarpe freghi una donna.
Stasera vorrei scrivere all’amministratore, e per non essere VDM, scrivo a voi, così rimando.
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