L'erba del vicino non è sempre più verde

Storie dal vicinato, vicini incivili

La vita come un film (parte 2)

Ad agosto sono a bere con amici.
Una mia cara amica, che ha una casa di proprietà in affitto, mi racconta che l’attuale inquilino stava per comprargliela, ma aveva avuto dei problemi e probabilmente l’affare sarebbe saltato.
Lei possiede questa casa da quando è stata costruita, circa 15 anni fa.
Mi è sempre piaciuta quella piccola casina.
Sarà stato il momento, sarà stato l’ottimismo, sarà stato che ero al 3º gin tonic a stomaco semi vuoto, le ho fatto un offerta, lei ha accettato e ho comprato casa.
A questo punto (era metà novembre) vado a parlare con Thanos e Symple Jack e comunico loro la mia volontà di rescindere anticipatamente il contratto.
Nel giro di 4 giorni, viene il tipo dell’agenzia con una coppia a vedere l’appartamento.
Scopro che sono disposti a entrare dal 1º dicembre, cosa che sta bene anche a me. A questo punto chiedo di evitare di pagare le 2 mensilità successive come da contratto, e la restituzione della caparra.
Sono riluttanti, ma mi impunto e con l’appoggio di Tony Corallo riesco a convincerli.
Inizio a svuotare casa, tinteggio le pareti, pulisco a fondo e lascio le chiavi il 30 novembre. Al momento della riconsegna, quello dell’agenzia mi chiede cortesemente di lasciare attive le utenze, senza chiudere i contratti, giusto per il tempo tecnico di far fare le volture al nuovo inquilino.
Accetto, a patto che entro il 31/12 siano effettuate le volture.
Dopo una settimana ci rivediamo per consegnare le bollette per fare le volture e i conti di partenza da rimborsarmi e la riconsegna della caparra.
Facciamo i conti e mi danno i soldi della caparra.
Ma non tutta, il 40% del totale.
Chiedo spiegazioni e iniziano un discorso tanto surreale da sembrare finto: “non ci piace come hai tinteggiato, quindi dovremo ritinteggiare e lo addebitiamo a te”, “hai usato dei prodotti per pulire non adeguati e c’è un cattivo odore… vabbè, sei uomo, è ovvio che non sai pulire, ma abbiamo speso 200€ per far pulire di nuovo”.
Il tutto senza uno straccio di ricevuta.
Sono allibito.
Mi arrabbio tanto, ma capisco che hanno il coltello dalla parte del manico.
Posso perdere tutto, o perdere il 60% e chiuderla lì.
Butto giù il boccone amaro, amarissimo, prendo quello che propongono e me ne vado maledicendoli. Arriviamo a prima di Natale e dalle app vedo le utenze ancora attive. Scrivo all’agenzia e sollecito le volture..
31/12, sempre attive, sollecito.
Così fino a fine gennaio, a cadenza settimanale.
A fine gennaio scrivo che entro 48 ore avrei chiuso i contratti con relativa piombatura dei contatori. Nessuna risposta.
Chiudo i contratti, tutti. Nessuno si fa vivo.
Nel giro di 25 giorni, mi arrivano le bollette di chiusura con i consumi.
Faccio i calcoli e inoltro sempre all’agenzia immobiliare il totale.
Non vengo contattato da nessuno per i successivi 10 giorni, quindi decido
Di chiamare e chiedere spiegazioni.
“Io li ho inoltrati alla proprietà, senti loro”.
Annuso l’inculata..
Chiamo la proprietà (ovvero Lo Ying e lo Yang del male), che se ne sciacqua le palle e mi rimbalza sul nuovo inquilino.
A me sembra assurdo che debba essere io a interagire direttamente con l’inquilino. Lo chiamo, gli spiego delle bollette e lui mi attacca dicendomi che gli avevo creato un disagio staccando i contatori e che per pagare “ci saremmo risentiti”.
continua su pagina 3
Riattacco, gli mando la copia di tutte le comunicazioni e i solleciti verso l’agenzia e lui, comprendendo benissimo ed essendo propenso a una risoluzione, mi blocca ovunque.
Il giorno dopo lo chiamo dal telefono dell’ufficio, mi risponde e mi dice che sta lavorando, di richiamarlo dopo 2 ore.
Bloccato il numero dell’ufficio.
Dopo qualche giorno lo richiamo con il numero di un collega, registrando la telefonata (cosa che inizio a fare per ogni conversazione con lui).
Mi presento, lui sbuffa e mi dice “Ufff.. Ancora.. ascolta Ciccio, se tu stai calmo si guarda di darti qualcosa a nostro comodo, sennò non vedi uno spicciolo… e se ti vedo davanti casa mia chiamo la polizia..ciaoooo.
(Vi ricordate che quella casa era all’inizio della via dove abita mia mamma, vero?)
Sono esterrefatto.
La voglia di una vendetta violenta sta vincendo su tutte le altre opzioni. E ci penso veramente, non lo nego.
Sbollisco la rabbia, e dico che no, non ci sto a essere preso per il culo così.
Ho ragione, è tutto documentato e dimostrabile.
Non mi importa della cifra irrisoria.
È una questione di principio.
Prendo un avvocato che mi conferma la correttezza delle mie richieste, e scrive una raccomandata all’inquilino.
La sua risposta via PEC è esilarante. Un tentativo di utilizzare un linguaggio forbito fallito miseramente.
Pieno di contraddizioni, tra cui svetta “io sono entrato e c’erano le utenze: se nessuno mi dice nulla che ne so io di chi sono?”.
Segue uno scambio di una mezza dozzina di PEC, in cui la sanguisuga fa lo spavaldo pensando che l’avvocato sia un mio amico che gli scrive per fargli paura.
Fino a che non gli viene richiesto di indicare il suo avvocato per l’entrata in lite.
Li cambia tono, diventa accondiscendente, e accetta di trattare un accordo.
Ora… C’è una cosa sola che avevo chiesto all’avvocato di inserire nella prima lettera: nessun accordo bonario possibile dopo il 1º avviso.
Il mio avvocato risponde a tono.
Dopo un silenzio di qualche giorno, si fa vivo chiedendo le coordinate bancarie per saldo: capitale + interessi legali + spese legali.
In 2 giorni arriva il bonifico.
Ho festeggiato alla grande.
The end(?)

 

Ecco un altro VDI:   Il mio vicino è un criminale

Lascia una risposta