L'erba del vicino non è sempre più verde

Storie dal vicinato

La gatta morta

Il mio compagno: la persona più gentile e accomodante del mondo, colui che risolve i problemi con la diplomazia andandoci anche a rimettere lui stesso, ci litiga.
Io chiamo di nuovo il 112 e dopo un’ora e qualcosa intervengono.

Con il mio compagno il detto “gatta morta” è l‘eufemismo dell’anno, nonché gliel’ho anche detto “metti giù gli occhi da lui, sei più grande di mia madre e vai a guardare un ragazzo di 30 anni? Che caxxo fai la gatta morta?”.

Escono i vicini ed una commenta “ragazzi trovate un punto di incontro” ed io sarcastica rispondo “un altro po’?” è ripartita da parte della VDM/gatta morta una serie di insulti in cui io sto male (si sto male, se mettessi una foto qua sopra qualcuno chiamerebbe il 118), che ”te devi fa ricoverà!!! Ma caro come fai a stare con questa?”.

Ed io le ho dato della 50enne frustrata che maltratta chiunque e non ha un briciolo di rispetto per nessuno a questo mondo “mica sei mia sorella, mia figlia, un’amica, a me che caxxo me ne frega se stai male?” Risata.
Stanca morta me ne torno a casa.

Ecco un altro VDI:   gli asociali

Il mio compagno esterrefatto, detto fatto arriva la polizia, già l’avevo chiamata diverse volte per gli abbai continui anche alle 5 del mattino.
“A me che ca**o me ne frega delle guardie, mo te le mando io”. Qualcuno mi dica per cosa perché io non lo so.

Perché ho perennemente l’app per leggere i libri aperta? Leggere è un reato punibile ai sensi dell’art inesistente del suo personale mondo?
No, non ascolto musica, no non guardo la tv.
È chiaro che: io devo necessariamente fare una citazione in giudizio a carico di questa persona, nonché un esposto per gli insulti.

Di cambiare casa, purtroppo, non se ne parla. Fosse per me io avrei già preso la mia roba e me ne sarei andata a dormire sotto ad un ponte.

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