Vivo in campagna. Piena campagna. Stavo bruciando delle potature.

Ad un certo punto vedo arrivare un vecchietto che sta in cima alla strada con fare spavaldo, si avvicina facendo “no” col dito e mi urla: “Oooooh cosooooooo così no eh?”.
Io: “Buongiorno, dice a me?” e lui, facendo un giro su se stesso in modo teatrale: “Non vedo nessun altro”. A me si chiude già la vena.
“Mi dica”, lui si avvicina con fare da vecchio bulletto: “Coso, ascoltami bene, se non lo spengi subito ti faccio passare dei guai”.
Non ci ho visto più.

“Vecchio, ascoltami bene te. Ripartiamo da capo. Chiedimi le cose con educazione altrimenti ti ci struscio il musetto come si fa con i gattini sulla merda” (fermi, è un modo dire e non l’ho mai fatto).
Finito il rapporto di vicinato.

Prologo: L’anno scorso morì una signora anziana sua vicina di casa.
Lui parcheggiò la macchina in modo tale che non potesse passarci il carro funebre e se ne andò.
Morale della favola?
Bara portata a spalle fino al carro da casa.
Cosa si merita uno così?
Lo schifo in faccia.

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Luca

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