Storie dal vicinato

L’ARMADIO AMMUFFITO E LA PSICHIATRICA

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Appena comprato casa. Da sola.
Decido di modificare qualcosa, tipo fare i bagni nuovi e altre cose.

Durante i lavori di ristrutturazione, come a volte capita, si rompe un tubo dell’acqua, e nonostante l’acqua dell’appartamento fosse chiusa, il tubo buttava acqua perché la chiusura era posta a metà e non all’ingresso del tubo in appartamento.

Questo episodio causa una perdita ai vicini sotto, io mortificata per l’ottimo modo di iniziare la permanenza lì e farmi conoscere nel modo peggiore, dimostro tutta la mia disponibilità per riparare il danno ovviamente.

Danno che anche a mesi di distanza consiste in una macchiolina sul loro soffitto (in corrispondenza del mio bagno, sotto c’è il loro). Mi ritengo inizialmente fortunata perché sembravano così carini, poco più grandi di me con un bimbo piccolo.

Sbagliavo!

Vado avanti con i lavori quando si riesce a trovare qualcuno in questo periodo storico, ma iniziano messaggi WhatsApp poco cortesi in cui mi fa presente che fare lavori il sabato è da persona scortese, e che lei pretende di essere avvisata prima (presente un cartello di inizio lavori da un mese prima; inoltre il sabato è un giorno lavorativo e i lavori erano cominciati alle 9 passate quel giorno).

Rispondo educatamente nonostante il nervoso, ma pare le dia ancora più fastidio e poi decido di non continuare poiché inutile. Ci tengo anche a precisare che non facevo lavori tutti i giorni, ma che al momento di quel messaggio era solo la seconda volta in due mesi in cui si faceva rumore.

Il peggio arriva dopo.
Nonostante le avessi lasciato il mio numero apposta per sistemare il suo soffitto, mi fa contattare dall’amministratore (a parer mio per far pensare a lui che me ne fregassi) poiché riteneva che la mia perdita le avesse causato muffa all’interno di un armadio nella camera del figlio.

Tale armadio risiede nel muro adiacente al loro bagno, ma totalmente distaccato da dove era avvenuta la perdita. Inoltre il suddetto bagno è totalmente asciutto, neanche un alone sulla parete, ma sempre solo quella macchiolina nel soffitto all’angolo.

Inizia a mandarmi messaggi in cui pretende che io le ripaghi la camera del figlio, vestiti armadio e giocattoli ritenendo che fosse tutto ammuffito, dicendomi inoltre che da quando sono arrivata io ho creato solo problemi, che stavano meglio prima che arrivassi, che le stavo svalutando la casa, che non era convinta dei lavori che stavo facendo e che avrebbe chiamato un ingegnere strutturale per valutare che non le cadesse il soffitto sopra la testa.

Quando sono andata con l’impresa esecutrice a valutare la situazione in casa sua, per eventualmente risarcirla con l’assicurazione, la situazione non era affatto quella che descriveva lei nei messaggi facendomi prendere un infarto.

Quando abbiamo chiesto le prove dei vestiti e dei giocattoli ammuffiti non ha neanche saputo fornirli. Poiché riteneva che l’armadio fosse nuovo e su misura, e l’unica parte danneggiata era un pezzo posteriore in compensato, chiesi scheda tecnica del mobile e fattura, ma anche lì niente (già tanto se era costato 200€ scarsi, una schifezza tutto storto).

La cosa più bella era il marito talmente imbarazzato che non sapeva come assecondare la follia della moglie, non riusciva a guardarci in faccia. E la cosa ancora più bella è stata proprio la sua ammissione: “noi abbiamo sempre avuto problemi di muffa, sia in camera che in bagno”. Quando siamo scesi abbiamo sentito le urla contro di lui dalla strada.

Insomma, non contenta del fatto che non stava riuscendo a prendermi per il culo, essendo andata anche io in compagnia di persone che se ne intendevano, si è smontata ore dopo gli stipiti delle porte per farmi vedere che aveva all’interno della muffa nera. Porte che erano ancora in un’altra parete!

La ciliegina sulla torta è che ho scoperto che sono loro ad avere una perdita, ed essendo il mio box auto proprio sotto il loro appartamento, il soffitto del box è in uno stato pessimo! Inoltre, anche il precedente proprietario aveva lamentato più volte questa loro perdita invitandoli a risistemarla.

Ma questo colpo di scena me lo sono tenuto per me, poiché avevano anche chiamato un avvocato nel frattempo, che mi intimava di portarmi in tribunale se non gli avessi ripagato questo armadio e tutti gli effetti personali (senza fare una valutazione danni, niente, solo così sulla fiducia).

Mi sono trovata obbligata ad avvalermi di avvocato e perito.
Ed indovinate un po’?
Sono loro che devono pagare me.

Stranamente i messaggi sono cessati, perché in questo tempo di periti ed avvocati, prima di ricevere tutto compresa la bella notizia del garage, periodicamente marito e moglie mi scrivevano perché volevano i soldi. Convinti evidentemente che li avrebbero avuti.
Come mai ora sono spariti?

Un po’ di riflessione.
Tutto questo mal di pancia, perché? Perché mi hanno vista sola, giovane, disponibile. Quindi secondo loro sono anche stupida?

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Luca

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