Ercolano (NA).
Da qualche giorno avevo cominciato a sistemare il mio giardino: avevo spostato delle piante e fatto una buca per posizionare un laghetto di plastica dove mettere dei pesci rossi. Il lavoro era andato avanti per un paio di mesi, visto che scavavo nel giardino (una buca di circa 2 metri di diametro per 50/60 cm di profondità) solo a tempo perso.
Per cercare di abbellire un po’ il luogo, avevo comprato anche un paio di anfore da circa 40/50cm, di quelle che si vendono a lato delle strade. Va beh, diciamo che erano delle mezze schifezze comprate in un momento di poca lucidità, però erano in stile romano, anticate… insomma, vista la storia della mia città, mi sembravano qualcosa di carino.
Portate a casa, era mia intenzione metterle in giardino, vicino al laghetto, dopo averle riempite di terra e dopo aver collocato dei bulbi all’interno. Le lascio fuori la notte e penso di finire i lavori nei giorni successivi ma… i giorni passano e tra la mia poca voglia e il brutto tempo, le anfore rimangono sotto il mio portico, mentre la buca la copro con la vasca preformata.
Qualche tempo dopo, il mio vicino (con cui non ho proprio buoni rapporti), si affaccia dal suo balcone che da proprio sul mio giardino e quando mi vede mi dice (traduco in italiano, ma la scena si svolge in dialetto):
“Io ti rovino, adesso chiamo i carabinieri e ti rovino”
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