Sto uscendo con mio figlio con il passeggino e la mia ragazza.
Chiamo l’ascensore, la solita campanellina avvisa l’arrivo dell’ascensore e l’aperture delle sue porte.
L’interno dell’ascensore è occupato da sacchi dell’immondizia sistemati alla peggio che non permettono nemmeno di entrare.
Io e la mia ragazza ci guardiamo in sincronia e con stupore.
Pochi secondi dopo la porta del mio vicino (famiglia con 2 figli) si apre, esce il figlio con un sacco dell’immondizia, chiama l’ascensore appena chiuso, ci guarda senza salutare e lancia il sacco nell’ascensore e rientra in casa.
Di reazione esclamo: caspita!
(Chiaramente non ho detto caspita ma una blasfemia che le campane della chiesa a fianco hanno iniziato a suonare).
Suono il campanello del vicino. Niente, è rotto.
Busso e subito la porta si apre, il bimbo mi guarda e mi sbatte la porta.
Ribusso con più forza ed apre la madre irritata dal fatto che abbia bussato con troppa forza, di reazione bestemmio cambiando la morfologia animale citato poco prima e la invito a guardare il gran lavoro che ha combinato suo figlio.
La madre chiama il figlio e gli dice: “Amore, i sacchi ho detto di portarli nel locale immondizia non nell ascensore.
Credete che il figlio abbia 5 anni? No, ne ha 13, fate voi.
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