Sig. Carl: “Si ma ghe xè dee chiasse giale perché mi la matina che trao zò la varichina per cavare le formiche e per lavar le pissade dei can” (si ma ci sono delle chiazze gialle perché la mattina io ci butto la candeggina per uccidere le formiche e per lavare le pisciate dei cani”.
Io: “Ma forse buttare la candeggina non è una buona scelta, la terra assorbe, muore l’erba, muoiono le piante”. Questa fissazione per la candeggina non gliela toglieremo mai. Durante il lockdown buttava candeggina dal terrazzo per disinfettare il marciapiede dove correvano i runner.
Carl: “Xè solo un poco de varichina” (È solo un po’ di candeggina).
Io: “Si,ma la candeggina non va bene comunque sull’erba…. l’erba muore” – ma è così difficile?
Sig. Carl: “Siccome xè tuto seco, mi fasso partire l’acqua dell’irrigasiòn anca la sera” (siccome è tutto secco io faccio partire l’irrigazione anche la sera).
Io: “Ma parte già in automatico la mattina per un bel po’… non è necessaria tutta quell’acqua…. ma…. quindi è stato lei l’altro pomeriggio a farla partire?”
Sig. Carl: “No no, mi non so mia bon, ma ti… – tergiversa – veto a pescare?” (No io non sono capace, ma tu vai a pescare?)
A pescare? Che cazzo c’entra adesso la pesca!!! Il sig. Carl ha cambiato discorso iniziando a raccontarmi che nel paese dove abitava prima andava a pescare sull’argine del fiume cercando di depistarmi…mentre parla si allontana camminando all’indietro. Fa materializzare tra le mani una confezione di candeggina e scompare, ridendo, nel buio dei garage come un fantasma dei B-movies coreani.
A volte penso sia frutto della mia immaginazione, ma altri vicini mi hanno confermato che esiste davvero.
….qualche giorno prima…
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