L'erba del vicino non è sempre più verde

Storie dal vicinato

Lo scambio

Arrivò il giorno in cui “vicino B” ci disse che si sarebbe trasferito nella casa di montagna, avrebbe vissuto li. Mi sentii quasi sollevato dalla cosa, perchè in questo modo avremmo ripreso la nostra vita “normale”. Qualche mese dopo i “vicini B” lasciarono la loro casa e se ne andarono.

La mia compagna pianse per ore quel giorno. Cercai di consolarla ed ero deciso a riprendere in mano la mia relazione facendo un po’ di “ordine”. Qualcosa però tra me e lei si era rotto.Sembrava aver perso interesse nella nostra vita di coppia e il suo pensiero continuava a tornare ai vicini, a quanto era divertente. A volte provavo ad assecondarla, ma molto spesso le chiedevo di vivere il momento attuale, dove io e lei eravamo al centro del nostro mondo. Ci amavamo, stavamo insieme da una vita, parlavamo di matrimonio, di figli…

Con i vicini ci sentivamo spesso, via social, via WhatsApp, via telefono e notai che la mia “lei” sembrava la donna che avevo conosciuto solo quando eravamo in contatto con vicino B.

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Poi il silenzio. Per qualche mese non si fecero più sentire. Non rispondevano ai messaggi e alle chiamate. Sui social lei pubblicava cose che mi fecero pensare a qualche problema. L’account Facebook dell’uomo diceva “pagina inesistente”. Mi preoccupai abbastanza, ma non ci feci troppo caso.

Poi un 30 di aprile qualunque, tornai a casa, come sempre. La mia compagna non c’era. Molte delle sue cose erano sparite. Quando la chiamai mi rispose piangendo e il mondo mi cadde addosso: era da lui che, nel frattempo, si era “liberato” della compagna magnetica.

Non riuscii più a contattarla: non mi rispondeva a telefono e mi aveva bloccato ovunque. Mi sentivo perso, non riuscivo a dormire, a mangiare e lavorare.

Fu proprio mentre ero al lavoro, qualche giorno dopo, che lei usò le sue chiavi per portare via quasi tutte le cose che erano rimaste a casa. Lasciò le chiavi sul tavolo, insieme ad un telefono che le avevo regalato con ancora la sua sim.

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Non la vidi più. Riuscii un mese dopo (circa) a parlare con lei grazie alla sorella che mi spiegò come fare. Sembrava un pezzo di ghiaccio. Degli anni insieme non le era rimasto nulla, come se fosse stata svuotata e riprogrammata. Non ci fu mai un qualcosa che riuscì in qualche a smuovere la sua coscienza, come se io non fossi mai, mai esistito. Anzi, quando provai a far leva sui ricordi, sui momenti felici, l’unica cosa che ottenni è la chiusura totale delle comunicazioni.

Finì cosi.

A distanza di 6 anni, da quello che so, sta ancora con il tipo. La sua ex compagna non l’ho mai più rivista (e non ci tengo proprio a rivederla). In questi giorni è morto vicino A e questa cosa mi ha riportato alla luce questa ferita.

Non mi dice “te la sei cercata”. Gli scambisti, sono centinaia di migliaia in Italia, spesso insospettabili, ne ho conosciuti tanti e vi assicuro che non conosco nessuno che abbia vissuto un’esperienza simile alla mia, al contrario, molte coppie parlano della cosa come un rafforzamento dell’unità di coppia.

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Ah… dimenticavo: vicino A ha ancora una discarica al posto del giardino e se guardate bene, tra tutta la sua robaccia ci sono almeno 4 scatoloni di roba della mia ex che lui si era gentilmente offerto di tenere a marcire nel suo pezzo di giard…  hem…..discarica.

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