Come molti di voi, anche io compro, di tanto in tanto da Amazon.
Mi faccio recapitare i pacchi in ufficio perché i corrieri conoscono l’azienda e soprattutto perché non sono quasi mai a casa, quasi mai appunto, perché dopo 10 anni (circa) senza aver mai avuto una linea di febbre, vengo colpito da una bruttissima influenza e il medico mi dà una settimana di malattia.
In quel momento, un po’ annoiato, decido che è il caso di comprare un nuovo scarico per la mia moto. La scelta cade su un terminale con silenziatore al modico prezzo di €315. Visto che presto sarà primavera, non vedo l’ora di cominciare a preparare la mia moto e visto che sono a casa, me lo faccio consegnare direttamente a domicilio. Consegna in 2 giorni.
Passano i 2 giorni e ricevo la notifica: il pacco è stato consegnato, ma non a me.
Chiamo il servizio clienti e mi dicono che, effettivamente, il pacco è risulta consegnato, apro una contestazione. Nel frattempo metto un cartello nella bacheca del condominio dove invito il condomino che ha preso il pacco “per errore” a restituirlo.
Alla fine, visto che nessuno lo riporta dove l’ha trovato, decido di suonare ai vari condomini. A parte il valore in sè, ne faccio una questione di principio.
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