Categories: Storie dal vicinato

L’ultranovantenne

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Abito in un grosso condominio con parcheggio su una grossa via principale di un capoluogo di provincia.

Il vicino infame in questione è un ultranovantenne, autonomo (nelle cose basiche), che abita sopra di me.

Sordo, cocciuto e inamovibile, fa chiamate a tutto volume all’una di notte, unito a vari litigi immaginari a squarciagola e rumori sospetti quando si muove.

Poco da farci, è anziano e bisogna portare pazienza. Gli è stata ritirata la patente un anno fa e a volte lo becco uscire con la macchina tutta distrutta, per andare chissà dove.

Ci sarebbe molto da raccontare ma da cosa mi accorgo che sta prendendo l’auto?

Dal traffico che si crea sulla strada quando esce dal cancello, sempre che riesca a centrarlo. In molti hanno provato a farlo desistere ma inutilmente. Anche la legge e le ff.oo. non sembrano scalfirlo.

Sembra quasi si stia aspettando la tragedia prima di togliergli ‘sta benedetta auto.
Oltre che segnalare io non so più che fare.

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Luca

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