L'erba del vicino non è sempre più verde

Storie dal vicinato

L’uomo dei maltrattamenti

Passa qualche mese, i litigi continuano fino a spingerci a salire al piano di sopra ad avvisarli che o la smettevano o avremmo chiamato la polizia. Lui sulle prime ci urla di farci i fatti nostri, poi urla alla moglie di “urlare piano che stava dando fastidio ai vicini”.

Un altro giorno il padre di lei, visto che la bambina ormai era cresciuta, decide di regalarle la cameretta senza dirlo a lui. Lui, che aveva finalmente trovato lavoro in fabbrica, torna a casa, vede la cameretta, dà di matto dopo aver saputo chi aveva comprato la cameretta e urlando: “Alla mia famiglia ci penso io” ha distrutto tutti i mobili a pugni e martellate, con moglie e figlia che urlavano disperate e terrorizzate.

Pochi mesi dopo mi accorgo che lei, oltre a lividi e occhi neri, ha anche una pancia sospetta. Qualche mese dopo, infatti, arriva la seconda figlia. Una creautirina piccola che piangeva sempre. Il rimedio per lui era di urlarle addosso di tacere, anche alle 3 di notte, con l’unico risultato di farla urlare ancora di più e, di conseguenza, di imbestialirsi ancora di più.

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La frase più bella che le ha urlato, una notte, è stata: “O la smetti di piangere o ti butto giù dalla finestra assieme a quella p***ana di tua madre”. La bambina, che avrà avuto 1 mese, ovviamente si è messa a urlare ancora più forte. Povera creatura, ha passato i primi 6 mesi a piangere con suo padre che le urlava di tutto contro.

Passa un altro po’, lui sempre fuori di cervello, lei di nuovo incinta. Stavolta un maschio. Cambiano cane e prendono anche un gatto. Vi lascio immaginare il casino in quella casa, grande come la casa dei miei, dove io stavo da sola e loro erano in 3 nella stessa camera.

  1. Lelia

    Vivo in paesetto tranquillo, casa di proprietà e rumori zero. Vicini? Tutti troppo educati: sono in Paradiso a pregare per noi..

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