Siamo una coppia giovane,con due bimbi di 2 e 3 anni e mezzo, trasferitasi in questo piccolo residence di 12 famiglie da un annetto circa.
Partiamo dal presupposto che abbiamo sempre cercato di rispettare tutti ed essere quanto più gentili e cordiali possibile.
Dunque venendo al fatto: non hanno mai accettato questa nuova famiglia di inquilini.
Siamo extrapaesani e questo dice tutto, visto che non abbiamo la mentalità retrograda di questi diversamente giovani.
Giuro che ho provato in tutti i modi ad essere disponibile e non avere fastidi con nessuno, ma qui noi siamo il problema di tutti, visto che siamo i nuovi.
Non conosciamo nessuno, se non gli anziani vicini di piano e la famiglia dei musilunghi al piano di sotto e per virtù dello Spirito Santo il capocondominio, soltanto perché prende i soldi mensili del condominio.
Iniziamo dal principio.
Maggio 2020 finalmente, dopo mesi di blocco, riesco a consegnare i mobili di tutto l’intero appartamento. Avendo già ricevuto le prime lamentele quando venivamo a pulire e pitturare casa per la macchina e per i rumori, abbiamo provveduto ad avvisare gli operai di non parlare in scala, evitare rumori molesti nelle ore più delicate, di posteggiare anche nel momento dello scarico merce in modo consono e soprattutto di fare attenzione ai vicini anziani. Il problema è stato comunque il nostro arrivo. Ne hanno avuta una per ogni cosa.
A giugno mio marito parte per lavoro e io rimango in casa con i bambini che avevano nemmeno di 1 anno una e 2 e mezzo l’altro. Voglio dire che per me è stato difficile gestirli tutto il giorno, sola con tutti e due. Ho cercato comunque di mantenere il silenzio nelle ore di riposo e ho cercato comunque di essere gentile con coloro che alle 8 e 30 del mattino mi venivano a richiamare (tra l’altro la prima volta) per la musica messa in televisione (non altissima) ma che mi serviva come input per la dura giornata che mi aspettava, dicendo che non era possibile in quanto il figlio doveva fare lezione al PC e con i continui pianti dei bimbi per tutto il giorno (cosa assolutamente falsa in quanto allora non piangevano, giocavano) e la musica il tutto era diventato impossibile.
Vi giuro che mi sono mortificata così tanto che non ho acceso né musica né TV per molto altro tempo, fino a quando mio marito è tornato e ha acceso la radio.
Ho molta molta rabbia, non vivo più ed è un continuo dibattito con tutti.
Stanotte purtroppo ho avuto un problemino con il condizionatore, è fuoriuscita dell’acqua dal prima che mi accorgessi che fosse pieno. Insomma, a mezzanotte e mezza mi ritrovo la signora, mentre io stavo già andando a svuotare il bidoncino: “Signora mi sta cadendo un sacco di acqua qui”. Mi sono scusata, ma ho spiegato che non era stato fatto di proposito perché il bidoncino si riempiva subito in quanto piccolino. “Va bene, tranquilla”, e chiude la porta strillando qualcosa al marito.
Sono davvero molto amareggiata. Non faccio altro che cercare di avere meno problemi possibile e dopo un anno vorrei già scappare da qui. Non so come comportarmi e non voglio ridurmi a ricevere continui rimproveri anche per nulla, e soprattutto voglio vivere tranquilla.
Mi serve aiuto, cosa posso fare?
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