L’altra mattina sono uscita dal palazzo col cane per fargli fare un giro.
Dal marciapiede ha alzato la zampa verso il cancelletto esterno del palazzo. Prima che riuscissi a spostarlo (è abbastanza pesante, e io appena sveglia ero un po’ distratta) parte della pipì era già finita oltre le sbarre del cancelletto, nel pavimento dell’ingresso esterno.
Qui è dove ho sbagliato: siccome il cane se la stava “facendo addosso” (mea culpa, mi sono svegliata tardi e il poverino mica sa usare il bagno) ho pensato di fargli fare un giro veloce nella via per fargli finire i suoi bisogni e poi riportarlo a casa per prendere detersivo e acqua.
Ho sperato che non passasse nessuno (tutto il racconto è successo nel giro di 10 minuti). E invece poco dopo è scesa da una macchina una signora del palazzo, che giustamente mi ha urlato “Scusa!”.
I,o prima che potesse dire altro, mortificata e completamente in imbarazzo, ho risposto: “Sì scusami tanto, sto aspettando che finisca per salire su a prendere le cose per pulire!”.
Lei ha replicato con un semplice “eh”.
E io, sempre più in imbarazzo: “Mi dispiace tanto… Ha sbagliato mira!”, per poi chiedermi subito dopo perché parlo.
Ovviamente 2 minuti dopo il cane ha fatto tutto, e sono salita di corsa a casa e riscesa a pulire.
Ma dopo 3/4 giorni mi sento ancora in imbarazzo per tutta la scena.
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