Una mattina, ci siamo svegliati con tutte le scarpe coperte da cuffiette da doccia trasparenti. Una per ogni scarpa. Tirate benissimo, come cappottini protettivi.
L’effetto era surreale.
Un plotone di scarpe incellophanato in stile spa.
Nessun biglietto. Nessuna firma.
Il proprietario, quella sera, ha ritirato tutto. Una a una.
Non ha mai più lasciato scarpe fuori.
Nessuno ha mai confessato.
Ma, ogni tanto, la portinaia sistema in bacheca una cuffietta nuova. Appesa con una molletta.
A futura memoria.
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