Le figlie appena maggiorenni (una di 20 anni) se ne sono andate da quella casa. Una di loro si è portata via la madre, lasciando quell’uomo solo a bere ancora di più.

La sua morte è stata una liberazione. Si dice che l’erba cattiva non muore mai, ma in questo caso, la giustizia divina l’ha portato via ancora, relativamente, giovane.

La loro casa…. beh, ad agosto è stato inaugurata in quella casa una “casa famiglia” per donne vittime di abusi e violenza.

È stata voluta dalle figlie di quell’uomo che non vivono più qui. E’ stata voluta da da loro perchè oggi hanno capito che rimanere in silenzio è essere complici della propria tortura.

Non aspettate che sia troppo tardi. Parlatene con i centri antiviolenza e denunciate, denunciate sempre, perchè non tutte hanno la fortuna di assistere alla “morte dell’orco”.

Grazie a loro, si spera, altre donne, ragazze e bambine potranno trovare un rifugio.

 

(ndr): 1522, il numero gratuito contro la violenza e lo stalking

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