L'erba del vicino non è sempre più verde

vicini incivili, Vicini invadenti

Oltre ogni limite

Per 2 mesi mio padre li “rincorre” e alla fine riesce a farsi consegnare i soldi. Dal terzo mese in poi ricominciano a non pagare, sempre con scuse diverse. I miei vanno i difficoltà perché con i lavori fatti nella casa vecchia e l’acquisto della nuova, sono praticamente rimasti senza nulla.

Io e mio fratello abbiamo fatto entrambi da garanti per accendere il mutuo dei miei e loro, pur di non metterci in difficoltà (e sarebbero state difficoltà assolutamente affrontabili), hanno cominciato a privarsi di tutto… dopo ben 7 mesi che l’allegra famiglia viveva nell’appartamento, non avevano visto 1 euro (tranne i primi 2 mesi come detto).

Io e il fratello ci incontriamo e decidiamo di agire; la porta d’ingresso al piano superiore è stata murata, ma abbiamo ancora una copia delle chiavi di quella che era la nostra porta d’ingresso. Beh, nei giorni successivi, abbiamo ricominciato ad usare il nostro appartamento come se loro non ci fossero.

La prima volta che siamo entrati, ridendo e scherzando tra di noi, li abbiamo guardati e abbiamo detto solo: “tranquilli, è casa nostra, fino a quando non pagate l’affitto, continueremo ad usarla ignorandovi”. La cosa che mi stupì fu la reazione: non dissero nulla, solo un timido “eh, no, ma non potete…” Lo zio se ne stava seduto sul divano e credo ad oggi di non aver mai sentito la sua voce. La donna ci guardava con un occhio spento e l’uomo mi sembrava come “rassegnato”.

Ecco un altro VDI:   Non ti fidare

Speravano che ce ne andassimo, invece noi, a quel punto abbiamo fatto di peggio (anche perchè non ci aspettavamo una reazione così blanda (eravamo partiti convinti sarebbe finita a botte, urla e carabinieri.

Erano seduti tutti e tre a guardarci, abbiamo fatto un giro per le camere, su e giù, poi dopo un’oretta, come se fossimo lì da sempre, siamo usciti. Parlavamo tra di noi del più e del meno, ridevamo e facevamo come se non esistessero.

“oh ma hai visto i miei occhiali da sole?

“No, guarda nel mobiletto di sopra in camera“. Salivo le scale, aprivo un cassetto e tornavo di sotto.

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