Domenica mattina è venuta a suonarmi la moglie del vicino: lui, scavando il solco, è rimasto impigliato con un piede e probabilmente l’ha rotto. Piangeva (quasi) dal dolore e me ne diceva di tutti i colori.
Ovviamente, siccome nessuno dei due guida, ho caricato (insieme alla moglie che mi ha aiutato) il vicino in macchina e l’ho portato al pronto soccorso.
Durante tutto il tragitto non ha fatto altro che accusarmi per il mio infortunio, dicendo che la colpa era mia e del mio “menefreghismo” davanti a certi problemi (ancora non ho capito quali sono i problemi). Continuavo a guidare mentre lui continuava a stressarmi, dolorante, sulle responsabilità e altre cazzate incomprensibili.
Quando ha alzato un po’ troppo i toni ho preso una bella buca, così da farlo urlare di dolore (poi ho dato la colpa alla strada). Dentro di me ridevo mentre il poveraccio delirava e tra le altre cose, molto simpaticamente, mi ha minacciato di denuncia/querela… si va bene…… ok….
Lui ha rotto la caviglia: gesso e antidolorifici e riposo. Io, per un po’ non avrò rotture di scatole.
Volete sapere perché l’ho portato al pronto soccorso?
Perchè il mio vicino da incubo… è mio suocero… purtroppo!
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