Le mie vicine infami sono le ragazze che stanno al piano di sopra, che chiameremo Violetta e Pancrazia. Hanno una relazione burrascosa, a Violetta non piace sfarfallare sempre sullo stesso fiore (pare), Pancrazia ogni tanto lo scopre e sbrocca. Un mese fa Pancrazia rientrò a casa in piena notte, e trovò Violetta che si dava da fare con una (con la quale, pare, già un anno prima aveva avuto dei precedenti ma era stata perdonata da Pancrazia). Ne scaturì una mega litigata da ridestare i morti. E difatti io (che ho il sonno piuttosto pesante) fui svegliata dall’acceso alterco e mi rassegnai a un’ora di veglia, durante la quale se non altro cercai di carpire più informazioni possibili a fin di gossip (cosa non difficile, credo che tutta la via sia al corrente delle loro discussioni).
Beh, le due evidentemente fecero pace.
Ma ieri notte di nuovo. Mezzanotte e mezza, urla, scenate, passi pesanti per casa BOM BOM BOM, oggetti spostati con violenza. Anche qui per circa un’oretta. (Non sono riuscita a capire il motivo della litigata, stavolta).
Il signore che sta sopra di me (e accanto a loro) si alza ogni mattina alle 5 per andare a lavorare, e si dà il caso che io (anche se non sempre) faccia altrettanto.
Ora, io volevo uscì e andà su a bussà alla porta e dì “Bimbe potete cortesemente litigare piano oppure urlare di giorno?? Qui c’è gente che laworah!!!1!!uno”
Ma poi mi sentirei a disagio, insomma Pancrazia urla perché l’altra la fa uscire di senno. Cioè, è una cafona di merda, ma capisco che urla perché ci sta male.
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