Da due giorni, vicino a casa mia, stanno girando un film in costume che, a giudicare da quel che vedo, penso che sia ambientato negli anni Trenta.
Le auto che solitamente sono parcheggiate davanti al vecchio deposito di whisky, ora diventato un condominio, sono state rimosse e a loro posto ci sono un paio di belle macchine d’epoca e qualcosa di coperto da un telo (saranno altri elementi della scenografia, non so). Alcuni figuranti passeggiano in giro per la via e le altre dietro, come è normale che sia. Tutto regolare.
Si prova una scena.
All’improvviso, nella tranquillità delle ore 15:30… lei.
Vi avevo parlato della pazza del palazzo di fronte, quella che nutre i miei VDM volanti (sì, i gabbiani giganti che hanno già fatto il nido della cova sulle mie palle, che poi sarebbero costituite dal tetto sopra la mia testa, vista la vastità del loro gonfiore a causa della loro presenza).
La pazza, proprio durante la scena, apre la finestra e mette sul davanzale una scatoletta di cibo per cani appositamente aperta per i suoi grandi amori.
Tempo dieci secondi il cielo sereno della giornata diventa grigio di pennuti e inizia la battaglia per il pappone sul davanzale.
Primo volo e iniziano i colpi di mitra mentre lanciano bombe. Di cacca.
La prima raffica prende le auto, la seconda qualcuno che impreca. La signora, del tutto indifferente, butta dalla finestra qualcosa che sembra pane molle, che si spappola sulla strada sporcando ogni cosa.
Sulla strada è rissa tra i gabbiani e la troupe che non sa come cacciarli, mentre il casino arriva fino al secondo piano e tutti si affacciano tranne la tizia che, da perfetta benefattrice, si defila dopo aver fatto la carità ma sbattendo le finestre e facendo cadere anche parte del pappone rimasto sul davanzale. Il cibo finisce sulla testa di qualcuno nel mucchio di gente sotto che neanche se ne accorge, non subito.
Poi iniziano le urla.
Il set sembra ormai quello del remake sfigato de Gli Uccelli di Hitchcock ma versione tragicomica e i gabbiani attaccano in gruppo qualunque cosa.
Un tizio risponde con un’ombrellata che vorrebbe mandare uno dei pennuti in orbita ma è strike e quello replica con un AHAHAHA scagazzando a spruzzo su tutte le finestre del secondo piano del palazzo di fronte (sì, anche le mie).
Ora che scrivo, ore 16:16, è rimasto pure un cadavere di pennuto sulla strada (ammazzato da un altro gabbiano e lo specifico) e da pseudo-horror il film è diventato un noir visto che finalmente è arrivata la polizia.
Spero per la tizia ma non lo so, attualmente sono in quattro attorno al gabbiano.
Se come dicono la merda porta fortuna.
Vista la benedizione potente, penso che questo film verrà candidato all’Oscar prima di uscire.
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