Quando rimasi incinta affittammo casa in un paesino vicino alla città, ma ero totalmente sola.
I miei genitori lavoravano, mio marito lavorava ed i miei suoceri lavoravano. Così ho passato l’intera gravidanza gemellare da sola. Salvo però, l’unica inquilina al piano di sotto, che ogni giorno saliva a bussare per chiedermi se avevo bisogno di qualcosa, persino per offrirsi di pulire. E no, non ci conoscevamo affatto.
Quando ho partorito sono rientrata a casa, ho trovato un calendario fatto da lei e suo marito con le foto dei bambini appena nati, con delle dediche per me e i sorrisoni di chi era contento di una notizia del genere pur conoscendomi da pochi mesi. Siamo poi dovuti andare via da quella casa, ma quei signori non li dimenticherò mai, li porterò sempre nel cuore.
C’è speranza signori, c’è eccome.
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