Dopo qualche settimana l’avvenimento si è ripetuto, ma il destino del cane non è stato nuovamente roseo ed è mancato.
Dopo circa una settimana eccoli arrivare con un LUPO CECOSLOVACCO.
Capite? Due persone disabili alle prese con un cane che necessita CURE CONTINUE e ADDESTRAMENTO.
Ma va bene, essendo lei seguita da assistenti sociali abbiamo pensato “sapranno quello che fanno gli assistenti sociali, se le hanno permesso di prenderlo”.
Bene, ci sbagliavamo.
Fin da “cucciolo” il cane è stato lasciato in casa per TUTTO IL GIORNO, dalla mattina verso le 6 fino alla sera verso le 20, legato al tubo del termosifone. Ovviamente, crescendo, il cane ha iniziato a dimenarsi fino a far crollare pezzi del nostro soffitto.
Abbiamo contattato vigili, protezione animali, animalisti, veterinari, con il risultato che NESSUNO HA FATTO NIENTE.
Il cane cresce, ABBAIA e ULULA tutto il giorno.
Da ben due anni circa.
Ma non è finita qui.
Da quando si sono trasferiti, siamo stati costretti a chiamare i carabinieri spessissimo, poiché lui è una persona violenta e picchia quasi una volta a settimana questa povera donna.
I carabinieri non hanno mai fatto niente, probabilmente perché lui riesce sempre a convincerla a non denunciare. Ma l’ultima volta che sono venuti, circa un mese fa, sono stati chiamati da lei.
Una volta arrivati, lei ha dichiarato chiaramente di volerlo denunciare e di tutta risposta la polizia l’ha convinta a FARE PACE con lui.
Non sappiamo più cosa fare.
Risparmiatevi i “rivolgiti a…” perché vi assicuro che abbiamo fatto tutto quello che potevamo. TUTTO. Amministratore, polizia, carabinieri, vigili, animalisti, veterinari, protezione animali, TUTTO! Non è servito a niente. NIENTE.
Anzi, quando viene fuori il problema del cane, loro dicono che non è il loro ad ululare e piangere, ma il mio.
Certo, un bassotto che ulula tutto il giorno.
Per di più essendo io studentessa sono quasi sempre a casa a studiare per gli esami, se ululasse tutto il giorno me ne accorgerei.
Quando viene fuori il problema delle violenze, tutti tacciono.
Potete ben capire la nostra disperazione, che cresce al pensiero che NESSUNO vuole risolvere questa situazione.
Siamo arrivati a valutare la vendita e il trasferimento.
Pagine: 12
Lascia una risposta