Per 4 anni io e il mio compagno abbiamo abitato in un piccolo complesso di 3 appartamenti.

La nostra vicina era un personaggio veramente assurdo, ci potrei scrivere un libro.

Viveva tipo “sepolti in casa”, non apriva mai le ante delle finestre, teneva tutta la pattumiera in casa o sul balcone e periodicamente spruzzava deodoranti per ambienti per giornate intere.

Per almeno un anno eravamo convinti che avesse un compagno di nome Michele che facesse qualche lavoro duro tipo muratore, perché alla mattina alle 5 lei iniziava ad urlare: “Michele, svegliati, è tardi!”.

Poi abbiamo scoperto che Michele era un povero gatto che viveva segregato nell’appartamento puzzolente e nel buio perenne.

Di notte, qualsiasi giorno della settimana a qualsiasi ora anche fino alle 2, parlava al telefono delle sue vicende amorose a voce talmente alta che sentivamo tutto e ci siamo sempre chiesti quale amica possa stare tutte le notti, fino a tarda ora, anche in settimana ad ascoltare i suoi problemi amorosi.

Dopo un po’ abbiamo scoperto che telefonava alla cartomante.

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Luca

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