Nel frattempo vengo a sapere che: i Vigili del fuoco hanno emesso fattura nei confronti del vicino, addebitandogli una chiamata (che però è stata fatta da me), il vicino, a sua volta, avrebbe denunciato me per aver rovinato i suoi mobili ed il contenuto degli stessi (ma io ero chiuso in casa, che vuole da me?).
Alla fine… l’avvocato del vicino ha cercato di patteggiare con il mio, cercando di convincermi del fatto che si trattasse del reato di “violenza privata”: avrei dovuto dichiarare che ero comunque in grado di uscire da casa (magari rompendo la porta a vetri e cercando di uscire da quella). Di fatto, è un falso e non ho acconsentito a dichiarare una cosa diversa dalla verità.
Quindi, ad oggi, il mio vicino rischia una pena da 6 mesi a 8 anni di carcere e gli è andata bene che non avevo mio figlio (minore) con me, altrimenti i conti sarebbero stati salati, molto salati. Non so nulla della controdenuncia che mi è stata fatta per mobilio e suppellettili (ma se l’ha fatta davvero si è tirato la zappa sui piedi) e non so niente di come è finita con i Vigili del Fuoco.
Vi terrò aggiornati, prometto. Vi chiederete se, almeno, il vicino è venuto a dirmi qualcosa: si, certo. Mi ha dato del pezzo di mer*a che ha fatto casino per niente, quando sarebbe bastato chiamarlo (tra l’altro io non ho il suo numero). Non si è scusato e sostiene di aver ragione, perchè lui, “doveva pitturare”: sono convinto che dopo anni di sofferenza, uno dei due neuroni abbia deciso di farla finita. RIP.
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