AN HALLOWEEN STORY
Scusate se mi dilungo un po’ nel raccontarvi questa storia.. premetto che di Halloween non me ne è mai fregato molto perché quando ero piccola io non era affatto sentito (e poi vivendo in aperta e remota campagna non è che molta gente veniva a chiedere “dolcetto o scherzetto”).
Otto anni fa in agosto io e il mio compagno siamo andati a convivere in una corte, in un paese piccolo ma con (fin troppa) gente.
Il pomeriggio di Halloween dalla finestra della mia camera vedo dei bimbi vestiti a tema che stanno per entrare nella corte dove vivo, raccolgo alla disperata quattro caramelle che ho per casa, maledicendomi per non averci pensato prima, e mi preparo ad accoglierli.
Purtroppo all’ingresso della corte vengono placcati dalla vicina super-religiosa che li INSULTA pesantemente facendoli scappare in lacrime, corro verso la camera e li vedo disperati mentre si allontanano in fretta.
Ora, chiariamo: chiunque può pensare quello che vuole di Halloween ma NESSUNO può permettersi di insultare dei bambini travestiti da fantasmini o streghette.
Discutere con la vecchia? A che pro? Tempo perso..
Piuttosto cerco di decorare la finestra della mia camera con alcuni disegni fatti al momento con quattro pennarelli che trovo per caso e invito i bimbi a tornare perché alla mia porta avrebbero trovato le caramelle.. ma anche la strega!
Tempo zero la mia vicina si precipita alla mia porta mezza isterica perché secondo lei le ho dato della strega.
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