In questi giorni di caldo, tengo le finestre aperte e il pianto del bambino risuona con maggiore intensità. Ho notato che ama trascorrere del tempo in una piccola piscina gonfiabile, soprattutto la sera.
Questa sera è più agitato del solito: prende e scappa via, riescono a riprenderlo subito ma iniziano le sue crisi di pianto, quindi inizia a tirare le testate.
Mi affaccio alla finestra per chiedere se abbia bisogno di aiuto, mi ringrazia e mi chiedono se posso fargli vedere le mie gattine, visto che al bambino piace guardarle attraverso la finestra.
Vado a prenderle ma il bambino piange ancora e sbatte come non mai, quando finalmente riesco a prendere una delle gatte mi riaffaccio alla finestra e vedo che il vicino di piano butta una secchiata d’acqua fredda sopra al bambino, urlando e bestemmiando contro di lui.
Rimango senza parole. Scendo giù per sincerarmi dell’accaduto e quel bastardo riapre la finestra, e per la seconda volta butta un’altra secchiata d’acqua gelida sopra di noi.
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