Non erano i miei vicini, ma quelli di mia cugina.
Avevano il vizio di lasciarli nel giardino della casa popolare a fare quello che volevano.
Un giorno trovarono divertente venire e battere la porta della cantina dove stavamo lavorando. Una due tre volte…sembravano buttarla giù e scappavano ridendo.
Inutile dirgli qualcosa visto che se ne fregavano e non sto a dilungarmi su vasi rotti dai palloni, ammaccature sulle auto ogni danno possibile
E i genitori? Se ne fregavano peggio dei figli!
Alla lunga ci siamo stancati…io sono abituata a casa singola e aver ‘sti ragazzini che ogni cinque minuti bum bum bum contro la porta mi ha innescato l’omicidio…(dopo la terza bozza da pallonata sulla macchina)
Un giorno per loro sfortuna stavamo preparando il liquame da siluro (ora vietato, ma al tempo si poteva e consisteva in un bidone macerato di sale, sangue, pesci a pezzi e interiore… )
Li ho attesi e quando hanno rifatto le scale per battere alla porta (si apre verso l’interno) il mio amico l’ha aperta nascondendosi dietro (stile porta horror che si apre da sola).
Scena.
Io in grembiule insanguinato con in una mano la mannaia da macellaio e nell’altra la trachea della mucca con appeso cuore e polmoni… Alle spalle il bidone con pesci e sangue di mucca diluito che quindi non faceva ben presagire.
“chi è il prossimo?”
Sono fuggiti urlando. A distanza di 10 anni appena mi vedono girano alla larga e non ho più trovato bozzi da pallonate sulla macchina.
Lo so sono una persona orribile, ma dopo lettere, avvisi alle volte bisogna usare la fantasia per risolvere il problema.
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