Tutto inizia circa 5 anni fa, un incubo….
Io e la mia compagna troviamo un bellissimo appartamento con giardino dove trasferirci. Siamo entrambi molto giovani, abbiamo un buon lavoro (io guadagno piuttosto bene).
L’idea è quella di sposarci dopo aver convissuto per un po’. Siamo entrambi un po’ spaventati dalla convivenza, ci chiediamo se le cose tra di noi sarebbero potute cambiare vivendoci ogni giorno h24. Decidiamo quindi di trovare un posto in affitto, per poi, eventualmente, sposarci in futuro e comprare una casa tutta nostra.
Come dicevo, avevo la fortuna di aver un buon posto di lavoro e cerchiamo un appartamento con giardino (perchè non ho mai potuto averlo prima) in una zona che mi consenta di essere al lavoro in tempi ragionevoli. Purtroppo si tratta di un posto dove ci sono poche case disponibili e se si trovano, non sono esattamente come la vorremmo.
Per mesi giriamo a vuoto, tra agenzie e annunci su siti specializzati online, ma tutte le volte che ci recavamo sul posto, la delusione era immensa. Abbiamo trovato vere e proprie catapecchie a prezzi da Dubai. Appartamenti minuscoli che sembravano un set di un film dell’orrore a prezzo da capogiro.
Spesso mi sono chiesto se avrebbero pagato noi per stare in quei buchi o avremmo dovuto essere noi a pagare l’affitto.
Un giorno, trovo un annuncio su internet e dalle foto, la casa sembra davvero interessante. Chiamo e dall’altra parte mi risponde una donna che dalla voce sembra molto giovane. La prima impressione è fantastica. Lei è simpatica e sembra molto disponibile. Decidiamo di andare a vedere l’appartamento e ce ne innamoriamo subito.
Casetta con 4 unità abitative, appartamento al piano terra 145 mq, con giardino, piccolo porticato, in zona signorile, molto ben servita. Ottime rifiniture. Ho quasi paura di chiedere quanto sarà l’affitto perchè mi piace da morire e piace tantissimo anche a Erika. La padrona di casa è giovanissima e mi spiega che quell’appartamento l’avevano acquistato per lei i genitori, ma lei non ci ha mai vissuto, preferendo continuare a vivere con la sua famiglia.
Alla fine, mi faccio coraggio e chiedo quanto vuole di affitto. Quando mi risponde non mi sembra vero: un vero e proprio sogno ad occhi aperti. L’affitto è decisamente inferiore a quello che mi avevano proposto per i ruderi che avevo visto prima. Quella sera le diciamo subito che ci interessa e che non vediamo l’ora di trasferirci. Lei risponde che ha ricevuto moltissime richieste e che deve fare le sue valutazioni.
Passano i giorni e continuiamo a pregare di essere “scelti” dalla proprietaria di casa per diventare i nuovi inquilini.
Dopo circa 1 settimana, la ragazza mi chiama e mi dice che le siamo piaciuti molto, quindi è disponibile ad affittare a noi. Non sto in me dalla felicità. Paghiamo caparra e qualche mese di affitto anticipato. Mi propone 1 anno di affitto con contratto, poi, al termine dell’anno, contratti di 4 anni. Accetto e dopo circa 2 mesi io e Erika ci trasferiamo nel nostro paradiso terrestre.
Mentre stavamo portando le nostre cose, notiamo che un uomo tra i 50 e 60, che vive in una casetta davanti alla nostra, a circa 6/7 metri dalle nostre finestre e porte, passa tutto il tempo a fissarci. Lo salutiamo, non risponde. Ci fissa. Pensiamo sia normale, in fondo non ci conosce quindi sarà curioso.
Sembra un anziano davanti ad un cantiere (ma non è anziano). A volte si piazza davanti alla porta di casa sua, a volte dietro la finestra. Non si nasconde, anzi, sembra proprio che ci tenga a farsi vedere mentre ci osserva senza dire una parola. Pensiamo che, una volta che si sarà abituato, non continuerà a fissarci in quel modo. Sono piuttosto infastidito dal fatto che, tutte le volte che lo saluto, non risponde, mai.
Arrivo a pensare che sia sordo, forse cieco, molto più probabilmente coglione.
L
“Per favore pubblica in anonimo perchè il tizio è vivo e vegeto” e poi ci sono dettagli come il nome della fidanzata. Are you kidding me?
Vicino
Quindi? Attraverso il nome Erika, sei in grado di dire di chi si parla? Sai se si tratta del vero nome della ragazza o un nome di fantasia? Sai dove si svolge la storia?
Se avesse firmato con nome e cognome il racconto oppure se lo avessimo scritto noi, forse, qualcuno avrebbe anche potuto arrivarci.
Ma così? Ci sei forse arrivato tu grazie a “Erika”?
Seriously, are U kiddin’ me?
Kiki La Strega
Sono l’unica stronza che alle minacce di morte e al non intervento della polizia avrei risolto la situazione con le mie mani?
Vicino
No Kiki, la penso come te