Stavo litigando col gatto

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Vivo in un contesto di corte comune con solo la mia VDI, appartamenti divisi con pannelli in cartongesso, sembra di avere un unico ambiente così si sente anche quando apre il rubinetto del bagno, ma vabbè avendo tre gatti è l’unico appartamento che ho trovato dove sono ammessi gli animali.

Io asociale, non saluto, non esco quasi mai, non disturbo, sono quasi invisibile, il mio compagno esce la mattina e torna la sera tardi quindi sono da sola tutto il giorno con i gatti.

VDI vive con due figlie, la piccola di 5 anni e la grande si 15 ma a rotazione anche con il nuovo compagno, il vecchio compagno, il padre e la madre.

VDI ce l’ha con me per non si sa quale motivo, sono stata accusata di aver rubato le scarpe della figlia maggiore (che lasciano fuori nella corte comune accessibile a chiunque) per comprarmi la droga (ho 56 anni e non mi sono mai drogata), mi sono trovata il padre anziano fuori la porta che mi mandava baci ed ha tentato un approccio, ma vabbè pure questo ho sempre lasciato correre.

Non contenta e soddisfatta il massimo lo ha raggiunto quando ho adottato l’ultimo gattino raccolto dalla strada, con ancora il cordone attaccato. L’ho allattato giorno e notte e lo considero il mio bambino peloso.
Crescendo è diventato un discolo: danni su danni e da brava mamma l’ho rimproveravo con “MI HAI STANCATA, NON TI SOPPORTO PIU, BASTA, TI CACCIO DI CASA” il tutto a voce alta.

Visita del padrone di casa allertato dalla VDI che mi chiede come vanno le cose tra me e il mio compagno. Rispondo “bene” (in verità non abbiamo mai discussionii). M’informo del perché questo suo interesse e mi risponde che la mia VDI lo ha chiamato avvisandolo delle numerose liti che sente, dove mi rivolgo al mio compagno con frasi tipo MI HAI STANCATA, NON TI SOPPORTO PIU, BASTA, TI CACCIO DI CASA.

Ecco mi sono dovuta giustificare con lui spiegandogli e mostrandogli che sono rivolte a quella piccola e dispettosa palla di pelo.

Se n’è andato anche lui senza parole. In attesa della prossima punta

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Vicino

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